NEW YORK ALLA SCOPERTA
DEL CINEMA ITALIANOMara Palermo
Bronx Journal Staff Writer
Per la prima volta lAmerica ha celebrato le regine
del cinema muto italiano con una mostra al Walter Reade
Theater del Lincoln Center.
Queste attrici erano molto famose sostiene
Richard Pena, presidente della commissione che ha
selezionato i film per la 38esima edizione del New York
Film Festival e che questanno ha realizzato la
retrospettiva Passione e disprezzo: le silenziose
dive del cinema italiano. Si è trattato di
quindici film muti, girati in Italia fra il 1914 e il
1928 e interpretati da affascinanti attrici come Lyda Borelli, Francesca
Bertini, Pina Menichelli, Soava Gallone, Leda Gys, Eleonora Duse, Mercedes
Brignone,
Italia Almirante Manzini e Maria Jacobini.
La mostra cinematografica è iniziata con il film Rapsodia
satanica del 1917 con la Borelli, protagonista
anche di Fior di male (1915). Assunta
Spina del 1915 e Sangue blu (1915) sono
le pellicole con Francesca Bertini, mentre Pina
Menichelli rivive in Tigre reale (1916) e
Storia di una donna (1920). Altri film in
programma sono stati I figli di nessuno
(1921) e Vedi Napule e po mori! con
Leda Gys, il censurato Innamorata con Italia
Almirante Manzini, il poliziesco Il quadro di
Osvaldo Mars con Mercedes Bignone e Cenere
di Eleonora Duse del 1917, tratto dal romanzo di Grazia Deledda.
Secondo Richard Pena, docente di storia del cinema alla
Columbia University, la retrospettiva è stata unopportunità
unica per tutti gli appassionati di cinema desiderosi di
conoscere queste grandi attrici e di familiarizzare con
un modo diverso di fare cinema.
Quello muto era un cinema basato sulle immagini e
non si preoccupava di creare continuità né veridicità
di azione - dice Pena - sono film astratti che allepoca
furono incredibilmente famosi e visti in tutto il mondo.
Ma nonostante il successo raggiunto nei primi del Novecento, il cinema italiano perde presto la sua
popolarità e il suo fascino. Infatti, negli anni 20
entra in scena Hollywood e le dive del cinema muto
italiano scompaiono. Secondo Pena, questi film erano
troppo datati e teatrali e completamente diversi dal tipo
di cinema che stava emergendo allora in America. Ma oggi- dice Pena- siamo in grado di valutarli con maggiore
obiettività riconoscendone il grande valore storico e
cinematografico.
Lidea della retrospettiva si deve allo stesso
Richard Pena che, alcuni anni fa, parlando con una
docente di Storia del cinema alla Emory University,
ritenne largomento molto interessante.
Pena ha poi contattato la Cineteca di Bologna che ha
fornito al New York Film Festival le pellicole di 35
millimetri completamente restaurate. La retrospettiva ha
riscosso molto successo allinterno del New York
Film Festival. Ma a Pena piacerebbe che altri docenti ed
esperti di cinema dicessero che nel 1915 esistevano
diversi modi di fare cinema con la speranza è che a
questo periodo venga riconosciuta la dovuta importanza e
il dovuto valore artistico.
TOTO ALLA CONQUISTA DELLAMERICA-
Unaltra importante iniziativa culturale, per gli
amanti del cinema italiano (svoltasi dal 17 al 31 ottobre
al Lincoln Center) è stata una rassegna dedicata alla
carriera del grande attore partenopeo. Una carrellata dei
suoi personaggi più famosi ma anche un omaggio ad unItalia
che allepoca insegnava a fare cinema.
La comicità del Principe de Curtis ha segnato in modo
indimenticabile la storia del cinema italiano e le sue
espressioni sono diventate mitiche, entrando anche nei
modi di fare degli italiani. Lunico dilemma che
incombeva sulla manifestazione era la traduzione della
famosa parlata di Totò, elemento essenziale della sua
comicità e del suo successo. Ma il linguista Gordon
Poole ha tranquillizzato gli organizzatori e gli
appassionati di cinema, dicendo che avrebbe reso onore
alla carica satirica di Totò. Nonostante qualche dubbio,
il Principe De Curtis è infatti riuscito ad attirare il
pubblico americano, colpito dalle movenze sceniche di Totò
e dal carisma dellattore partenopeo. Insomma la
maschera più famosa del cinema italiano ha riportato gli
spettatori della Grande Mela alle atmosfere dellItalia
del passato. Ne ha fatto conoscere speranze, paure,
aspettative ma soprattutto la capacità di trovare un po
di comicità anche nei momenti difficili.
A lanciare questa iniziativa portando a New York il
principe della risata è Cinecittà Holding. Per questa retrospettiva, la prima di Totò negli Stati
Uniti, è
stata presente alla serata inaugurale anche la figlia
dellattore, Liliana De Curtis.
LA RU-486 SBARCA NEGLI STATI UNITI
Mara Palermo
Bronx Journal Staff Writer
A dodici anni dalla prima apparizione in Francia, la
RU-486, arriva anche in America. La Food and Drug
Administration (FDA) ha infatti deciso di autorizzarne lingresso
sul mercato statunitense nonostante le pressioni dei
gruppi anti-aborto. La pillola, nota anche come mifepristone, è in grado di interrompere la gravidanza
senza ricorso al bisturi, entro 49 giorni dal concepimento. La sua sostanza attiva è il
mifepristone,
che ostacola ladesione degli ovuli alle pareti dellutero.
Ma per essere efficace deve essere affiancato dal misoprotol, che causa contrazioni uterine e lespulsione
dellembrione.
La pillola, il cui nome commerciale è Mifeprex, potrà
essere comprata solo sotto prescrizione medica. Il
farmaco agisce in modo diverso nei soggetti. I tempi
vanno da poche ore a una settimana come termine massimo.
Effetti collaterali possono essere crampi allutero,
violente sanguinazioni, nausea e spossamento. Secondo la
Fda le sanguinazioni e la nausea possono durare per un
tempo che va dai nove ai sedici giorni. Solo in un caso
su cento la sanguinazione potrebbe assumere forme così
gravi da richiedere un intervento chirurgico. In alcuni
casi questo farmaco potrebbe non avere leffetto
desiderato e, in questo caso sarà necessaria unazione
invasiva per interrompere la gravidanza.
La decisione della Fda ha spaccato lAmerica nelle
ultime settimane della campagna presidenziale. George W.
Bush è anti-abortista e fu proprio suo padre a mettere
al bando RU-486. Il democratico Al Gore è invece pro-aborto, e con il presidente Clinton si è battuto per
mantenere questo diritto nella legislazione americana.
Come da copione i movimenti anti-aborto sono insorti
contro la decisione della Fda definendo questo farmaco la
pillola della morte e insistendo che i suoi
effetti collaterali sono molti anche per la donna. Ma
secondo Gloria Feldt presidente di unassociazione
per la pianificazione familiare, Il Mifeprex,
rappresenta un notevole progresso per la salute della
donna e per il controllo delle nascite. Il farmaco mette
le donne in grado di avere unalternativa meno
traumatica delloperazione e questo per molte di noi
è una cosa positiva.
Unindagine compiuta tra i medici nello stato di
Washington nel 1997 evidenzia che la maggior parte dei
soggetti intervistati prescriverebbe questo farmaco alle
proprie pazienti definendo la pillola abortiva un metodo sicuro.
Il Mifeprex aiuta le donne a terminare la
gravidanza indesiderata in tempi brevi, dice
Stanley Henshaw del Alan Guttmacher Institute. Al
giorno doggi i moderni test permettono alla donna
di scoprire di essere incinta prima ancora della mancanza
del ciclo.
Ma bisogna fare i conti con la legge. In molti stati,
negli ultimi anni sono state approvate leggi che limitano
laborto e le stesse misure restrittive verranno
applicate alla somministrazione del Mifeprex. I medici
dovranno quindi attenersi alla legislazione dello stato
dove esercitano la loro professione.
Studi decennali condotti in Francia hanno dimostrato che
la pillola non ha aumentato i casi di aborto volontario
tra le cittadine francesi. Mentre, secondo il Centro per
il controllo delle malattie e la prevenzione, di Atlanta
la percentuale degli aborti registrata in America nel
1999 è la più alta degli ultimi venti anni.
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